Quando
Tery, la vincitrice dell’ultimo
MT Challenge (di Ale e Dani) con le sue succulente polpette, ha proposto il Danubio ero molto incuriosita… da quello che ne sarebbe venuto fuori! Regole un po’ più rigide del solito: variazioni agli ingredienti dell’impasto non sono consentite (tranne un'eccezione), così come al procedimento....Nein, come direbbe il mio Amore!!! Sul ripieno, invece, campo libero…:-)
Come sempre in questi casi, ho iniziato a pensare al connubio migliore, a quello che, in teoria, dovrebbe essere più nelle mie “corde”. Non ho una grande esperienza con il Danubio per poter dire quale sia il ripieno migliore (de gustibus poi....), ma sicuramente questa combinazione mi è piaciuta proprio tanto!
L'origine di questa ricetta è molto romanitca, e questo mi piace parecchio... eccola qui, direttamente raccontata da Mariella:
Posso raccontarvi come è nato il Danubio? Questo "fiore" di briochine farcite viene creato dalla pasticceria Scaturchio, una vera istituzione a Napoli e famosa anche fuori dai confini della città. Il suo fondatore, Giovanni, era arrivato, a 13 anni, dalla natia Calabria (la Calabria,alla fine, in qualche modo c'entra), per raggiungere i due fratelli più grandi, che già lavoravano nel campo della pasticceria. Inizia il suo apprendistato, ma arriva la prima Guerra Mondiale e gli tocca partire per il fronte,insieme agli altri “ragazzi del ‘99”. Lì,nonostante la guerra, ha modo di conoscere Marianna, una ragazza austriaca, che, una volta finita la guerra, sposerà e porterà con sé a Napoli. Ben presto nasce Ivanka, la prima di sei figli e Giovanni decide che è tempo di mettersi in proprio, lascia il fratello presso cui lavora ed apre una sua pasticceria, nella storica sede di Piazza S. Domenico Maggiore. La pasticceria inzia a farsi un nome, grazie alla elevata qualità dei suoi prodotti e grazie ad una specie di grande cioccolatino, chiamato “ministeriale” (il quale ha anch’esso una storia affascinante,ma, magari,ve la racconterò un’altra volta).In questo fervore creativo, Giovanni, ispirandosi ad una preparazione dolce,diffusa in tutta la Mitteleuropa, crea anche il Danubio, decidendo di chiamarlo così, in onore del Paese di origine della moglie" . Da quel momento, inizia la “marcia trionfale” del Danubio, che abbandonerà l’ombra del Vesuvio, e lo porterà ad affermarsi come una preparazione di sicuro gradimento per buffet e ricevimenti in tutta Italia"
Mariella Di Meglio
Con gli ingredienti del ripieno sono rimasta in zona, in Campania. Io ho una vera predilezione per la scarola ripiena, da quando l'ho assaggiata la prima volta anni fa... :-)D La ricetta per la scarola la trovate qui
Per il procedimento, ecco la ricetta di Tery (le foto sono del "mio" Danubio)
Ingredienti
500gr di farina (300gr manitoba, 200gr farina 00)
150gr di latte (anche 160, 170, regolatevi in base all'assorbimento della farina)
3 tuorli ed 1 uovo intero
1 cucchiaino di sale (circa 8-10 gr)
10gr di lievito di birra
40gr di zucchero
1 cucchiaino di miele
80gr di strutto
20gr di burro
Procedimento
Sciogliete il lievito nel latte tiepido insieme al cucchiaino di miele. Una volta sciolto aggiungere la farina e iniziare ad impastare.
Unite l'uovo interno e 2 tuorli (uno tenetelo da parte), lo zucchero ed impastate fino ad assorbimento.
A questo punto aggiungere l'ultimo tuorlo rimasto con il sale e fate assimilare completamente all'impasto.
Quando le uova saranno completamente amalgamate unite lo strutto e il burro e impastate fino a che non siano completamente assorbite.
A questo punto continuate ad impastare fino a che l'impasto non sia incordato.
Per rendervi conto vedrete che man mano l'impasto diventerà liscio, lucido e pulirà la ciotola.
Quando arriverete a questo punto fate la prova del velo, cioè staccate un pezzetto e stendetelo finchè non riuscirete a vederne la trasparenza. Se si rompe prima di arrivare a questo punto dovrete continuare ad impastare.
Quando l'impasto sarà incordato mettere a lievitare in luogo tiepido fino al raddoppio.
Trascorso il tempo necessario (circa 2 ore), sgonfiate l'impasto e formate un salsicciotto. Da questo ricavatene tanti pezzetti da circa 30 grammi l'uno, schiacciateli con le mani per formare dei dischi e porvi al centro il ripieno (in questo caso il classico prosciutto cotto e provola).
i dischetti con il ripieno
Chiudete i dischi sigillandoli sul fondo in modo da formare un paninetto. Nel sigillare, cercate di stendere la superficie della pasta in modo da non formare grinze e avere un effetto liscio.
Formate tutte le palline, imburrate una teglia da 28 cm e disponete i paninetti vicini, ma non attaccati.
questo è il mio Danubio prima della seconda lievitazione
Far lievitare fino al raddoppio in forno tiepido.
Spennellate con del latte o con del tuorlo sbattuto per un effetto più colorito e infine procedere alla cottura in forno caldo a 220° per 10-15 minuti.
Impasto a mano:
Sciogliete il lievito nel latte tiepido insieme al cucchiaino di miele. Una volta sciolto aggiungere la farina e iniziare ad impastare.
Unite l'uovo interno e 2 tuorli (uno tenetelo da parte), lo zucchero ed impastate fino ad assorbimento.
A questo punto aggiungere l'ultimo tuorlo rimasto con il sale e fate assimilare completamente all'impasto.
Quando le uova saranno completamente amalgamate, unite lo strutto e il burro in 3 tempi e frizionate l'impasto per farlo assorbire.
Per frizionare, mettete l'impasto sul piano e con il fondo del palmo della mano destra, premete l'impasto e spingetelo in avanti come per stenderlo (in pratica spiattellatelo sulla spianatoia!). Con la mano sinistra impugnate una paletta rigida e, quando frizionate bene l'impasto, utilizzatela per raccogliere di nuovo tutto, tirando verso di voi. Girate l'impasto di 90° e continuate a frizionare finchè non avrete inserito tutto il burro.
A questo punto bisogna far incordare l'impasto. Per farlo dovrete battere l'impasto sulla spianatoia (lavoro molto divertente e liberatorio!).
Prendete l'impasto da un lato, battetelo sulla spianatoia in modo da farlo allungare. Poi, prendete i lembi dell'impasto che avete in mano, ripiegatelo sull'impasto che si è allungato sulla spianatoia, girate di 90°, afferrate dal lato destro e continuate a battere. Ripetere l'operazione fino a che l'impasto non inizia ad accorciarsi. A questo punto fate la prova del velo (come per l'impasto a macchina).
Formare una palla e mettere a lievitare fino al raddoppio.
Trascorso il tempo necessario (circa 2 ore), sgonfiate l'impasto e formate un salsicciotto. Da questo ricavatene tanti pezzetti da circa 30 grammi l'uno, schiacciateli con le mani per formare dei dischi e porvi al centro il ripieno (in questo caso il classico prosciutto cotto e provola).
Chiudete i dischi sigillandoli sul fondo in modo da formare un paninetto. Nel sigillare, cercate di stendere la superficie della pasta in modo da non formare grinze e avere un effetto liscio.
Formate tutte le palline, imburrate una teglia da 28 cm e disponete i paninetti vicini, ma non attaccati.
Far lievitare fino al raddoppio in forno tiepido.
Spennellate con del latte o con del tuorlo sbattuto per un effetto più colorito e infine procedere alla cottura in forno caldo a 220° per 10-15 minuti.
Per il ripieno:
Eliminate il liquido che si sarà formato durante la cottura della scarola (ricetta qui), togliete lo spago e tagliatela a pezzetti. Mettetela in una capiente padella antiaderente e fate asciugare su fuoco medio. Far raffreddare e farcire seguendo le indicazioni di Tery.. cuocere e mangiare!!!