L'estate è alle porte, secondo il calendario, ma ne siamo
sicuri?!? Speriamo che queste porte si spalanchino velocemente, perchè dalle mie
parti sembra quasi autunno... acqua, acqua, acqua e ancora acqua! Ho voglia di
caldo, del tepore del sole sulla pelle, di lamentarmi perché la temperatura è
troppo elevata...
Per la maggior parte di noi, estate significa anche vacanze, e il libro scelto per lo Starbooks di Giugno, "La cucina di Vefa" di Vefa Alexiadou - Ed. Phaidon, fa proprio pensare a quello. E' un bel tomo sulla cucina della Grecia, basato più sulla sostanza e validità delle ricette che sull'apparenza. La copertina è molto bella, con i colori della bandiera greca (bianco e azzurro). Non tutte le ricette hanno le foto, forse perchè il libro è già sostanzioso di suo (quasi 500 pagine nella versione italiana, 200 in più circa in quella inlgese...), e appesantirlo con una foto per ogni ricetta sarebbe stato improponibile... L'autrice del libro viene considerata una delle maggiori esperte nella cucina del suo paese.
Per la maggior parte di noi, estate significa anche vacanze, e il libro scelto per lo Starbooks di Giugno, "La cucina di Vefa" di Vefa Alexiadou - Ed. Phaidon, fa proprio pensare a quello. E' un bel tomo sulla cucina della Grecia, basato più sulla sostanza e validità delle ricette che sull'apparenza. La copertina è molto bella, con i colori della bandiera greca (bianco e azzurro). Non tutte le ricette hanno le foto, forse perchè il libro è già sostanzioso di suo (quasi 500 pagine nella versione italiana, 200 in più circa in quella inlgese...), e appesantirlo con una foto per ogni ricetta sarebbe stato improponibile... L'autrice del libro viene considerata una delle maggiori esperte nella cucina del suo paese.
La Grecia è paese meraviglioso che, purtroppo, da tempo versa in un
condizioni economiche precarie. Chi ha avuto la fortuna di passare delle vacanze
in Grecia, non può che essersi innamorato di questa terra, ricca di storia,
colori, sapori e profumi. Una delle mie più care amiche, Eftichia, è greca, e ha
vissuto per anni in Italia per motivi di studio. Sentire la tristezza nella sua
voce, e la paura che da questa situazione non ne usciranno presto, rende anche
me triste. I greci che ho conosciuto io, sono un popolo gioiso e festoso, e
spero che tornino presto a sorridere e sperare...!
Eftichia mi ha insegnato a conoscere ed amare la ricchissima cucina di questo paese, che non è solo cucina di mare, anzi! Con questo libro(ne), vorremmo farvi scoprire anche ricette meno note, ma ugualmente deliziose!
La prima puntata di questo mese è sulle Mezedes, che sono degli antipasti, ma con cui spesso si costituisce il pasto, vista l'abbondanza e la varietà. La parola Mezedes non è di origine turca, come molti sono portati a pensare, ma risale agli antichi persiani, che chiamavano questi piatti "in attesa dell'appetito" maza, pane d'orzo in greco antico. Nei Mezedes café in Grecia, si possono trovare anche 40-50 tipi di Mezedes diversi, accompagnati da Ouzo all'anice o da Retsina, vino resinato, serviti in karafaki (caraffina) o in bottigliette, sempre accompagnati con acqua fredda e ghiaccio a parte.
Quante volte ho sentito pronunciare queste parole: "Stin igia sas" e "Kali orexi "(alla salute e buon appetito), che auguro anche a voi!!!
Eftichia mi ha insegnato a conoscere ed amare la ricchissima cucina di questo paese, che non è solo cucina di mare, anzi! Con questo libro(ne), vorremmo farvi scoprire anche ricette meno note, ma ugualmente deliziose!
La prima puntata di questo mese è sulle Mezedes, che sono degli antipasti, ma con cui spesso si costituisce il pasto, vista l'abbondanza e la varietà. La parola Mezedes non è di origine turca, come molti sono portati a pensare, ma risale agli antichi persiani, che chiamavano questi piatti "in attesa dell'appetito" maza, pane d'orzo in greco antico. Nei Mezedes café in Grecia, si possono trovare anche 40-50 tipi di Mezedes diversi, accompagnati da Ouzo all'anice o da Retsina, vino resinato, serviti in karafaki (caraffina) o in bottigliette, sempre accompagnati con acqua fredda e ghiaccio a parte.
Quante volte ho sentito pronunciare queste parole: "Stin igia sas" e "Kali orexi "(alla salute e buon appetito), che auguro anche a voi!!!
Ho preparato due ricette per questa "puntata", ne avrei preparate
molte di più, se solo avessi avuto il tempo necessario...
Volete sapere cosa hanno preparato le mie compagne d'avventura (Cristina G. è alle prese con impegni gravosi e tornerà con noi a Settembre)...? Da Settembre ci saranno altre belle novità...
- Ale e Dani di Menù Turistico con ""Saganaki di cozze della Calcidica"
- Cristina B. di Vissi d'arte e di cucina con
gli "Involtini di melanzane al formaggio"
- Patty di Andante con gusto con i "Calamari fritti" e "Zucchine fritte"
Antipasto cretese con pane d'orzo biscottato
Tra parentesi le mie modifiche e note
Ingredienti per 6 persone
3 pezzi di pane biscottato cretese*
4 pomodori grandi, maturi e sodi, pelati, privati
dei semi e tagliati a dadini (io ho utilizzato dei mini san Marzano)
300 g di Mizithra acida di Creta o di feta
sbriciolata
un pizzico di oigano
sale e pepe
120 ml di olio d'oliva (extravergine)
Irrorare con acqua (senza esagerare) il pane biscottato su entrambi i lati, e metterlo sul piatto da portata. Distribuire i dadini di pomodoro e il formaggio sul pane, spolverizzare con origano, sale, pepe, e irrorre con l'olio. Si può anche condire il pane con un'emulsione di olio e 1 cucchiao di aceto balsamico, a cui va unito uno spicchio d'aglio schiacciato. Si possono unire anche delle olive nere snocciolate e tagliate a fettine. Questo rustico antipasto cretese, viene spesso servito con tsikoudia (distillato molto simile alla grappa, che può essere aromatizzato in vari modi: all'anice o foglie di noce a Creta, al finocchio in Macedonia).
Tempo di preparazione 15 minuti.
*Pane biscottato cretese all'orzo
Ingredienti per 16-20 fette
225 g di farina o farina forte per pane bianco, più
la farina per la spianatoia
2 cucchiai di lievito di birra secco
450-750 ml di acqua tiepida
700 g di farina d'orzo
1 cucchiaio di sale
4 cucchiai di miele (io ne ho messi solo
due)
120 ml di olio d'oliva (extravergine)
burro, per imburrare
Mettere in una ciotola la farina bianca, il lievito, e
tanta acqua tiepida, quanta basta per ottenere una pastella densa. Far lievitare
coperto da pellicola per alimenti e in un luogo tiepido fino al raddoppio.
Setacciare la farina d'orzo con il sale, metterla in una
ciotola capiente (o nell'impastatrice) formando una fontana. Mescolare il miele
con un pò dell'acqua tiepida restante, versare il contenuto nella ciotola della
farina, unire anche l'olio e il composto con il lievito. Amalgamare e unire
altra acqua tiepida (poca per volta e presa sempre dal totale), quanta ne serve
per ottenere un impasto mobido ed appiccicoso, e lavorarlo finchè non diventerà
soffice ed elastico, e si staccherà dalle pareti della ciotola. Far lievitare
coperto da pellicola per alimenti e in luogo tiepido per due ore o fino al
raddoppio. Nel frattempo, imburrare due o tre grandi teglie da forno (io ho
messo della carta forno bagnata e strizzata). Trasferire l'impasto su un piano
di lavoro leggermente infarinato, e lavorarlo per 6-7 minuti. Dividerlo in 16-20
parti (io ho diviso in 16), e arrotolare ogni parte in un cilindretto lungo 25
cm circa. Congiungere le estremità, sovrapponendole leggermente, e chiudetele ad
anello. Mettere le ciambelle, ben distanziate, sulle teglie preparate in
precedenza, coprirle con un canovaccio e farle lievitare ancora fino al
raddoppio. Preriscaldare il forno a 200°C (io l'ho messo il forno a 190°C,
perchè temevo che 200°C fossero troppi per un'ora di cottura, ed è andata bene).
Dopo l'ultima lievitazione. praticare una linea in orizzontale sugli anelli, che
servirà come "invito" per tagliarli in due dopo la prima cottura. Infornare per
un'ora, sfornare e far raffreddare. Dividere ogni anello in due parti, infornare
nuovamente con il forno al minimo (io ho infornato a 70°C, in modalità
ventilata, per due ore, poi ho spento e ho lasciato gli anelli ancora una
mezz'ora in forno) per far asciugare bene. Far raffreddare e conservare in
contenitori chiusi (una scatola di latta va benissimo) fino al momento
dell'uso.
Tempo di preparazione 3 ore e 30 minuti (compresa la
lievitazione)
Tempo di cottura 3-4 ore.
Frittelle di zucchine (con tzatziki)
Ingredienti per 4 persone
1 kg di zucchine grattugiate
4 cucchiai di olio d'oliva (exv)
1 cipolla piccola grattugiata
80 g di farina, più la farina per friggere
(per friggere uso quella di grano duro)
1 cucchiaino di lievito istantaneo per impasti
salati
100 g di Kefalotiri, pecorino o Parmigiano
grattugiato
40 g di pangrattato fine
3 uova leggermente sbattute
4 cucchiai di prezzemolo, aneto o menta freschi
tritati finemente (io ho fatto un mix di tutti e tre)
sale e pepe
olio vegetale, per friggere (io uso quello di semi
di arachidi)
*Tzatziki o salsa all'aglio, per accompagnare (per
me Tzatziki)
Mettere le zucchine grattugiate in uno scolapasta,
cospargerle con mezzo cucchiaino di sale (fino) e lasciarle spurgare per 1 ora
circa. Premerle delicatamente tra le mani per eliminare il liquido. Far
appassire la cipolla in una padella piccola con l'olio (exv), a fuoco lento per
3-5 minuti, mescolando di tanto in tanto. Setacciare farina e lievito in una
ciotolina. Mescolare zucchine, cipolla, formaggio, pangrattato, farina e
lievito, le uova e le erbe aromatiche in una ciotola capiente, salate e pepate.
Se il composto non è abbastanza sodo unire altro pangrattato. Far rapprendere
per un'ora circa in frigorifero (potete lasciarlo anche di più). Formare delle
polpettine appiattite, passatele nella farina (per me di grano duro) e friggerle
nell'olio scaldato a 180-190°C, per circa 5 minuti, o finché non sono ben dorate
da entrambi i lati. Scolare le polpettine su carta assorbente da cucina e
servirle calde con Tzatziki o salsa al'aglio.
Tempo di preparazione 2 ore e 30 minuti (compresi la
spurgatura e il passaggio in frigorifero).
Tempo di cottura 30 minuti.
*Tzatziki
Ingredienti per 600 ml
750 ml di yogurt naturale (greco!)
1 cetriolo lungo e sottile, sbucciato e grattugiato
(e salato leggermente per spugarlo)
3-4 spicchi d'aglio tritati finemente (per me solo
2)
3 cucchiai di aneto fresco tritato
finemente
Far scolare lo yogurt in un colino rivestito con garza, o
con un doppio strato di carta assorbente da cucina, e lasciar filtrare in
frigorifero, su una ciotola, per circa 6 ore. Trasferire la cema di yogurt in
una ciotola, unire il cetriolo (quelli che si trovano in Grecia sono dolci, senza amaro) l'aglio, il sale e
l'olio. Coprire e far raffeddare in frigorifero. Servire il Tzatziki in una
ciotola bassa, cosparso di aneto. Ottimo con pane, crackers, verdure fritte,
polpettte o verdure crude.
Tempo di preparazione 7 ore e 15 minuti (compresi il
filtraggio e il passaggio in frigorifero).
Note personali
Entrambe le ricette mi sono piaciute molto, e le
spiegazioni sono piuttosto dettagliate con indicazioni sui tempi di preparazione
e cottura che trovo utili. Però, nella ricetta del pane all'orzo cretese, la
quantità d'acqua è molto variabile, quindi, vi consiglio di procedere per gradi,
aggiungendone poca per volta (come si fa di solito), fino al risultato
necessario. La quantità dipende anche dal tipo di farina che
utilizzate... Lo tzatziki è la salsa greca più conosciuta, a me piace da matti, ma al mio stomaco un pò meno... Se non avete i miei problemi, esagerate pure con l'aglio!
Grazie a te, per averci proposto un libro così bello e per aver scritto questo post, con gli auguri al popolo greco a cui ovviamente mi associo anch'io.
RispondiEliminaSapevo che non sarei dovuta passare di qui in pausa pranzo, ma visto che mi fai lo stesso effetto a tutte le ore del giorno, tanto vale far coincidere un po' di sdlinquimento con le ore più o meno canoniche dei pasti. Ma mai come oggi la schiscetta appare così triste :-)
Grazie ancora
ale
Aggiungo una cosa: il pane biscottato cretese è già in lista per il prossimo fine settimana e se riesce lo preparo per il prossimo buffet, a multipli di 10. Non vedo l'ora di assaggiarlo!
RispondiEliminaGrazie a te Ale per questo magnifico post. Il libro di Vefa ci ha dato l'opportunità di posare con più attenzione e consapevolezza alla situazione della Grecia di oggi e ci costringe a pensare con il cuore gonfio, a tutti quelli amici e conoscenti incontrati nella nostra vita e che appartengono ad una terra così immensamente bella e ricca di passato. Bello il post, stupende le ricette da te scelte e così ben presentate. Sei davvero brava. Ti abbraccio forte. Pat
RispondiEliminaCredo di aver trovato un paio di antipasti per la prossima cena con amici ;-)
RispondiEliminaCome ho detto ai tuoi amici di Menù turistico, adoro la Grecia e ci vado a passare le vacanze appena posso, ho scritto loro che adoro anche le cozze...ma le frittelle di zucchine come le fanno in Grecia non hanno paragoni e mi hanno riportato subito con la mente alle piccole meravigliose taverne dei posti di mare che amo tanto e come dici tu a quelle genti così cordiali e sempre sorridenti....Spero che la Grecia possa superare presto il momento di difficoltà, purtroppo anche da noi in Italia i problemi sono pesanti e in parte li possiamo capire, certo è che preparci un menù a base delle loro prelibatezze ci farà sentire meno distanti da questo paese meraviglioso.
RispondiEliminami unisco al tuo blog
ciao
Mi sembra di capire che questo libro l abbia proposto tu! Bravissima Ale, ottima scelta come ottimi sono gli antipasti che hai presentato!!! :) baci
RispondiEliminabel post Ale davvero! ottime scelte per questa partenza alla greca, non sono riuscita a partecipare ma lo seguo con piacere!!!
RispondiEliminaSicuramente proverò a fare le frittelle di zucchine!
RispondiEliminaL'altro, essendo io celiaca, non ci riuscirò :-(
signori scusate, ma avete notato la perfezione del pane biscottato??? e quella frittellina che sembra voler uscire dallo schermo? questa ragazza è incredibilmente bravaaaaaaaaaa!!!
RispondiEliminacarissima ale, mai nella vita sarei in grado di fare delle "friselle" ma, avendo la fortuna di conoscerti, ho la speranza che un giorno potrò assaggiare le tue... ;))
bellissimo post, un abbraccio grande a una grande cuoca
E sì concordo in pieno con Cristina Ale, sei davvero bravissima!
RispondiEliminaMi sono anche io innamorata di questo bellissimo pane d'orzo biscottato!
Capisco la tua tristezza per la tua amica greca, anche io parlando con Ornella ho avuto la stessa spiacevole sensazione... spero solo che la situazione per loro migliori!
Intanto a te un grazie sincero per averci donato un pezzetto di "storia culinaria" di questa ricchissima Terra!
Come te, mi sa, adoro gli antipasti e le sfizioserie per cui non posso non apprezzare oltre alla tua bravura, queste deliziose frittelline di zucchine con la Tzatziki in accompagnamento!
Ti lascio uno strettissimo abbraccio a presto! Any