Avere la ricetta dei ravioli del plin da una langarola doc, è un dono prezioso. Con il suo video, in cui spiega come formare i ravioli, non si può sbagliare!!!
Io ho voluto unire due tradizioni, quella langarola dei plin, e quella valtellinese (la mia terra natia) dei pizzoccheri. Quello che ne è venuto fuori, è un piatto che mi ha stupito: gustoso e con carattere... esperimento da ripetere!!!
La ricetta della sfoglia è quella di Elisa. Inizialmente, avevo pensato di mettere la farina di grano saraceno nella sfoglia, poi ho preferito non alterare il perfetto equilibrio degli ingredienti dell'impasto, così, il grano saraceno, che è ingrediente fondamentale dei pizzoccheri, l'ho messo nel ripieno (ma non come farina!), insieme al cavolo verza, alle patate e al formaggio Casera.
Ingredienti per 4 persone
per la pasta (come da ricetta di Elisa)
200 g di farina di grano tenero 0
1 uovo intero (grande)
2 tuorli (grandi)
per il ripieno
300-350 g di cavolo verza tagliato a julienne
200 g di patate pelate e tagliate a pezzi
100 g di Casera di media stagionatura, grattugiato
60 g di grano saraceno
60 g di grano saraceno
una grossa noce di burro
sale e pepe q.b
per il condimento
burro e salvia q.b.
Grana grattugiato, a piacere
pepe macinato fresco o Pesteda
Per la preparazione della sfoglia, vi riporto le indicazioni di Elisa e per dare la forma ai plin, guardate il suo video!
"Mettere la farina a fontana e rompervi all’interno le uova. Mescolare le uova e la farina partendo dall’interno e incorporando poco per volta la farina. Impastare per una decina di minuti con i palmi delle mani finché si ottiene un composto liscio e compatto. Coprire con pellicola alimentare e far riposare per una trentina di minuti.
Tagliare pezzi di pasta e, che si scelga di usare la macchinetta o il mattarello, tirarla molto sottile
Con l’aiuto di uno o due cucchiaini formare delle piccole palline di ripieno (grosse all'incirca come delle nocciole) e disporle sulla sfoglia, a poca distanza l’una dall’altra.
Piegare la sfoglia e pizzicare la pasta tra una pallina e l’altra. Dopodiché tagliare i ravioli con la rotella, partendo dalla parte chiusa e muovendosi verso i due lembi sovrapposti. E’ importante lavorare con poca pasta per volta in modo da non farla asciugare troppo. Ogni volta che i ravioli sono pronti, disporli su dei tovaglioli puliti e spolverizzarli con farina".
Per il ripieno, stufare la verza in una padella con il burro, poi farla dorare. Lessare le patate, partendo da acqua fredda salata, poi passarle allo schiacciapatate. Cuocere il grano saraceno, secondo le istruzioni riportate sulla confezione e far raffreddare. Far raffreddare verza e patate, unire il Grana e regolare di sale e pepe. Passare al tritatutto in modo da ottenere un composto omogeneo. Unire anche il grano saraceno. Con il composto ottenuto farcire i ravioli, cuocerli in abbondante acqua salata, scolarli con uno scolagnocchi (così sarà più delicato!) e condirli con il burro fuso (nocciola) con la salvia e il pepe o la Pesteda. A piacere, condire con Grana grattugiato e servire immediatamente!
Buon appetito :-)
Con questa ricetta partecipo all'MTC di Settembre
Sai che devono essere una vera goduria?
RispondiEliminaE lo erano... :-)D
EliminaDevono essere mooolto buona buona domenica.
RispondiEliminaGrazie Edvige, li abbiamo graditi molto...
Eliminaquesta è perfezione! che classe!
RispondiEliminaadesso che so dove comprare la pesteda a milano, proverò la tua ricetta al più presto!!!
Cri, la mia fornitrice ufficiale di Pesteda ha chiuso i battenti... ma sto lavorando per trovarne una nuova. Quella che si trova in commercio confezionata, non ha lo stesso sapore, putroppo..
Eliminaottimi. veramente belli e non tradiscono l'essenza nè dei ravioli nè dei pizzoccheri che adoro.
RispondiEliminacomplimenti.
Grazie Irene, la mia intenzione era proprio quella di non tradire l'essenza delle due ricette... Sono contenta che il risultato finale lo trasmetta :-)))
Eliminaquesti mi piacciono da pazzi ! buonissima idea Ale!
RispondiEliminaDani
Dani, ma tu sei una valtellinese d'adozione...!!!
EliminaOttima idea Ale! Le immagini poi sono degne di un libro di alta cucina! Non ce la farò mai ...
RispondiEliminaCerto che ce la farai! Elisa ha scritto un post stupendo, pieno di indicazioni, foto e passione! E con li suo video, fare i plin non è stato affatto difficile... provaci anche tu!
EliminaBrava Ale!
RispondiEliminaBella intuizione e....gran bella mano:)))
Un abbraccio
Carissima Fabi, sai quanto mi piace mettere le mani in pasta...
EliminaBacissimi
Carissima, i tuoi plin sono perfetti, ma non potevo aspettarmi diversamente dalla regina delle tagliatelle! :)
RispondiEliminaMi piace molto l'idea di coniugare pizzoccheri e plin e questo ripieno è davvero intrigante (e ti dirò di più, mi intriga moltissimo anche la tua prima idea di usare la farina di grano saraceno per l'impasto). Grazie infinite per questa tua proposta!
Come ho scritto nel post, che in realtà avrei voluto scrivere meglio e con più calma (mannaggia al tempo tiranno!), adoro i plin (e gli agnolotti). Sono senza dubbio tra i miei ravioli preferiti. Quando vengo dalle tue parti, sono capace di mangiarne in quantità esagerate.. La prossima volta proverò con la farina di grano saraceno e ti farò sapere. Grazie a te per la ricetta e per la passione che ci hai tramesso.... si sente tutta!!!
RispondiEliminaQuesti sono proprio dei plin come piacciono a me e ancora una volta si vede la nostra sintonia in cucina :) anche per quanto riguarda il desiderio di unire cucine di luoghi diversi, cosa che tu hai fatto molto bene. Geniale l'idea di mettere il grano saraceno nel ripieno anzichè nella sfoglia.
RispondiEliminaComplimenti davvero e un bacione!
ho appena finito di scrivere che i grandi contributi sono arrivati inaspettatamente dal sud- e ora arrivi tu, con i tuoi "pizzoccheri col plin", che sono fra i più belli del'intera sfida. E ribalti un sacco di stereotipi, fra cui quello che la genialità nonn va d'accordo con l'ordine e la regolarità. E se qualcuno avesse ancora dei dubbi, abbiamo i tuoi plin, a dimostrarlo. Spettacolare
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