mercoledì 18 dicembre 2013

Regalini di Natale... "Mele essiccate"

L'essiccazione, è uno dei metodi più antichi conosciuti ed utilizzati dall'uomo, per la conservazione degli alimenti. Lo scopo è quello di eliminare l'acqua in essi contenuta, per bloccare la proliferazione batterica. Questo metodo veniva utilizzato già dagli antichi egizi, per conservare frutta, verdura, erbe e spezie. 
Tra i vantaggi di questa procedura, c'è anche quello di ridurre il volume dell'alimento essiccato, per poterlo stoccare più agevolmente, e quello di poter avere a disposizione alimenti fuori stagione.
Il metodo migliore di sottrazione dell'acqua dagli alimenti a scopo conservativo, però, è la liofilizzazione, perché permette di mantenere praticamente intatte le caratteristiche organolettiche del prodotto. Ma è una procedura piuttosto costosa, e non è praticabile in ambiente domestico... Il procedimento avviene attraverso la sublimazione, che è quel processo in cui un composto passa dallo stato solido a quello aeriforme, senza passare da quello liquido.
Era da parecchio tempo che desideravo l'essiccatoio... così, un po' di mesi fa, e dopo prolungate ricerche, mi sono fatta un bel regalo! Finora, ho utilizzato il mio auto-regalo per essiccare funghi e le verdure per preparare il brodo granulare vegetale (prossimamente on line!). In questo periodo avevo voglia di provare  le mele essiccate, e di regalarne un po' per Natale... Sono buone e sane, e se avete voglia di dolce, queste la soddisfano senza fare danni!
Tranquilli, se non avete l'essiccatoio, potete usare il forno!




Ingredienti per circa 150-200 g di prodotto finale

1,5 Kg di mele Fuji* (al netto degli scarti)
4-5 cucchiai di succo di limone
acqua fredda q.b.

*Ho scelto le mele Fuji, perché sono dolci e croccanti, e le ho trovate perfette per questo utilizzo.

Ad essiccazione terminata, si otterrà  un 10-15% del peso iniziale.
Versare il succo di limone e un litro, un litro e mezzo di acqua fredda in una ciotola capiente. Lavare le mele, eliminare il torsolo con l'apposito attrezzo, poi ricavare delle fette di 6-8 mm di spessore, che vanno immerse immediatamente nell'acqua e limone, per evitarne l'ossidazione. 




Scaldare il forno a 65-70°C, sgocciolare le mele e disporle sopra ad una teglia rivestita con carta forno, in un unico strato, e tenendo lo sportello del forno socchiuso. Girare a metà procedimento. Disidratare le mele per 5-6 ore (dipende dallo spessore delle fette). A fine essiccatura, le fette dovranno risultare piuttosto flessibili. 
Con l'essiccatoio, procedete secondo le istruzioni del costruttore. Io ho posizionato le fette sugli appositi cestelli, senza sovrapporle, ed ho impostato la temperatura a 70°C, e il timer a 6 ore.



Trascorse le 6 ore, ho controllato le mele e ho proseguito la "cottura" per altri 45 minuti circa. Generalmente, la frutta va essiccata a circa 70°C. Il tempo varia in base alla dimensione dei pezzi, e al grado di umidità della frutta.
Le mele così essiccate, si conservano per 4-6 mesi, se ben impacchettate in sacchetti di cellophane per alimenti.



giovedì 5 dicembre 2013

E' scoccata l'ORA DEL paTE'...

L'attesa è finita... è scoccata L'ORA DEL paTE'!!!
Dalla mente geniale di Alessandra Gennaro, con le meravigliose illustrazioni di Roberta Sapino e le stupende fotografie di Sabrina de Polo
144 pagine che renderanno il vostro Natale sicuramente più buono... 
e con 18 euro, sosterrete la Fondazione "aiutare i bambini"
Tutto questo, è stato possibile grazie alla casa editrice Sagep di Genova

Troverete anche una mia ricetta a pag. 80: la "Rillette di sgombro" 


Con questo libro, la community dell'MTChallenge sostiene il progetto “cuore di bimbi”,della Fondazione“aiutare i bambini”: nata nel 2000, per iniziativa dell'ingegner Goffredo Modena, la fondazione si propone di  dare un aiuto ai bambini poveri, ammalati, senza istruzione, che hanno subito violenze fisiche o morali e garantire loro l'opportunità e la speranza di una vita degna di una persona, nel mondo e in Italia. Sono 71 i Paesi del Mondo in cui  la Fondazione interviene, realizzando progetti mirati, concreti, nati per rispondere a emergenze reali e portati avanti con abnegazione, serietà e competenza. Fra questi, appunto, c'è “cuore di bimbi”, attivo dal 2005 in 10 Paesi, che ha permesso ad oggi di salvare la vita a 857 bambini altrimenti condannati da gravi cardiopatie congenite, con esiti spesso letali.
La Fondazione opera nella più assoluta trasparenza, nella convinzione che sia doveroso certificare  ogni voce con la massima chiarezza, in un dialogo continuo che unisce chi è desideroso di fare del bene con chi ha la possibilità di farlo in modo concreto, rispettoso e consapevole di muovere nella stessa direzione: quella dell'aiuto alle tante vittime di questo mondo, rese ancora più indifese dall'essere bambini.
Da oggi, anche noi remiamo con Goffredo, con Sara e con gli oltre mille volontari sparsi sul territorio italiano - e lo facciamo con questo libro che è il primo tassello di quella che ci auguriamo possa essere una collaborazione duratura e proficua

“Tutte le copie de L' ORA DEL paTE' contribuiscono alla campagna “cuore di bimbi”, in base ad un progetto che è nato contemporaneamente al libro e si è sviluppato in parallelo: potete trovarle in tutte le librerie d'Italia, su amazon e su Ibs, sul sito della casa editrice e, soprattutto, sul sito della onlus, a questo indirizzo http://www.aiutareibambini.it/oradelpate.”

mercoledì 4 dicembre 2013

Torta di nocciole delle Langhe, senza farina

In famiglia è risaputo.. adoro le nocciole! Sono uno dei miei snack da divano preferiti, soprattutto quando sono buone come quelle delle Langhe. Se amate le nocciole, non potete perdervi questa torta!
La ricetta l'ho avuta in dono da una gentile signora langarola, dopo averla gustata nel suo delizioso B&B a La Morra la scorsa primavera. Ho diminuito lo zucchero (come al solito), ma questa è un po' una mia fissazione... La torta rimane leggermente umida ed è semplice e meravigliosa, come la terra in cui è nata... Si prepara in un baleno ed è naturalmente gluten free (controllare le etichette!).

Ingredienti per uno stampo di 20 cm (o 22, se la volete più bassa)

200 g di nocciole delle Langhe, pelate e tostate
1 uovo intero e 2 albumi
140 g di zucchero semolato
50 g di burro morbido
un pizzico di sale 
farina bianca (o farina di riso) e burro per lo stampo

Preriscaldare il forno a 180°C. Tritare le nocciole con 70 g di zucchero. In una ciotola capiente, sbattere l'uovo intero con gli altri 70 g di zucchero, per qualche minuto. Aggiungere il burro, mescolando finché sarà ben amalgamato, poi unire anche le nocciole. Montare gli albumi a neve con un pizzico di sale, unirne una cucchiaiata (o due) al composto di nocciole, per ammorbidirlo. Unire il resto degli albumi, gradualmente e delicatamente, mescolando dal basso verso l'alto, con un cucchiaio di legno. Versare l'impasto nello stampo, precedentemente imburrato ed infarinato (per i celiaci, usare la farina di riso), ed infornare per 35-40 minuti (fare la prova stecchino). Sfornare, e dopo10-15 minuti, togliere la torta dallo stampo e far raffreddare su una gratella per torte. 


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