lunedì 23 maggio 2011

Risi e bisi.. intrecciati!

Quando ho letto il titolo della ricetta proposta da Annamaria, vincitrice dell’ MTC di Alessandra e Daniela di Aprile con la sua originale versione degli gnocchi di semolino, mi è venuto un colpo…. Sì, perché come sa chi mi conosce bene, io non mangio legumi, con una piccola eccezione per i ceci, ma non nudi e crudi eh!, ma cucinati insieme ad altri ingredienti (ad .es. l’Hummus).

Questo mio rifiuto verso i legumi, ha origine nella mia infanzia, quando alla scuola materna mi costrinsero a mangiare i piselli… Vi lascio immaginare come il mio corpo non abbia voluto assolutamente accettare questa violazione ai miei gusti…. Ma chi lo dice che i bambini in tenera età, non siano già in grado di esprimere i propri gusti alimentari?!? Mah...
Crescendo non sono assolutamente cambiata (in questo!), e per un buffo scherzo del destino, mi sono ritrovata per tante estati della mia adolescenza, a sgranare sacchi interi di piselli e fagioli, che coltivava mio papà per hobby, in un terreno in campagna alla porte di Pavia, dove sono cresciuta. Quando mi capita di trovarmi di fronte un piatto contenente piselli, faccio un’accurata selezione, li metto da parte uno ad uno… è più forte di me!!!!
Ma non mi sono voluta tirare indietro di fronte a questa sfida di Maggio! Ho letto il post di Annamaria carico di storia ed emozioni, e mi sono lanciata nella preparazione. In casa poi, sono stati contenti perché finalmente ho cucinato i piselli...
Rispetto alla ricetta originale, ho effettuato solo qualche piccolo cambiamento, non volendo snaturare una ricetta così tradizionale. Non ho trovato le taccole mangiatutto, ma dei piselli freschi al mercato. Ho utilizzato il cuore del porro invece della cipolla (vedrete poi il perché). Il riso era un ottimo Carnaroli Veneto di Grumolo delle Abbadesse (presidio slow food) invece del Vialone Nano, ed ho aggiunto anche poca menta tritata alla fine, per dare un tocco più fresco al piatto.
Risultato: piatto super apprezzato dal mio Amore!
Ormai mi sono convinta.... d'ora in poi, cercherò di preparare i legumi ogni tanto, visto che sono stati così apprezzati e poi fanno tanto bene!

 


Ingredienti per 4 persone

800 gr di piselli teneri e dolci, in modo da ottenere 250-300 gr di piselli sgranati
250 gr di riso Carnaroli (per me l’ottimo Grumolo delle Abbadesse)
60 gr di burro
50 gr di pancetta a cubetti più qualche fetta (per la presentazione del piatto)
1 lt 1 ½ circa di brodo vegetale (preparato con carote, sedano, cipolla e gambi di prezzemolo e sale a lla fine)
il cuore di due porri tritato finemente più le foglie (per presentare il piatto)
1 ciuffo di prezzemolo
qualche fogliolina di menta fresca (che va tritata)
Parmigiano Reggiano q.b.
sale e pepe di Sichuan

Lavare e sgranare i piselli separando i semi dai baccelli. Sbollentare le foglie di porro per 2-3 minuti in acqua bollente salata e mettere in acqua e ghiaccio per mantenere brillante il colore Asciugare e tagliare a strisce larghe 1 cm circa . In un tegame preferibilmente di rame, mettere 30 gr. di burro, il cuore del porro tritato e la pancetta. Rosolare brevemente poi unire i piselli, far insaporire un paio di minuti, ed aggiungere un mestolo di brodo bollente. Cuocere per altri 5 minuti ed unire il riso. Portare a cottura (16-18 minuti) mescolando, ed aggiungendo poco brodo per volta quando necessario. Mentre cuoce il riso, arrotolare qualche fetta di pancetta su dei cilindri per cannoncini, e cuocere in un tegame antiaderente senza alcun condimento, fino a rendere la pancetta croccante, e tenere da parte.
Togliere il riso dal fuoco ed unire il pepe di Sichuan macinato, il burro rimasto a pezzetti, il Parmigiano a piacere, il prezzemolo e la menta. Dare una veloce mescolata e coprire facendo riposare il riso un paio di minuti. Servire su un letto di foglie di porro intrecciate, e decorare con i cannoli di pancetta croccante.
Buon appetito!



martedì 17 maggio 2011

Baci di dama (più o meno...)

Un paio di mesi fa circa, ho avuto il piacere di conoscere dal vivo Cristina B. di Vissi d'arte e di cucina. Ci eravamo conosciute virtualmente attraverso un contest, e avevamo preparato "insieme"  le Maultaschen (squisite!). Il pomeriggio che ci siamo incontrate, abbiamo iniziato a chiacchierare subito (soprattutto di cucina ma non solo!) e siamo entrate immediatamente in sintonia :-). Cristina mi aveva portato in regalo un prezioso sacchettino contenente dei piccoli e deliziosi baci di dama al cacao  (andate a vederli!). Erano talmente buoni, che gli ultimi rimasti ce li siamo contesi a fatica Oliver ed io. Ho così deciso di prepararli a casa, ma ho combinato un disastro.... mi si sono appiattiti troppo...  Credo che il mio problema sia stato di aver scaldato troppo il burro :-(
Poco tempo fa, ho visto sul blog della neomamma Virginia, una ricetta di (simil) baci di dama dichiarata infallibile... ho pensato: allora va bene per me! Virginia ha trovato la ricetta sul blog di Sarah, che a sua volta l'aveva trovata da Niche su Cooker. Sono così riuscita ad ottenere dei baci di dama come si deve :-)
Adesso che ho capito come farli, riproverò con la ricetta di Cristina, anche perchè i suoi erano più lisci e privi di crepe!


 

Ecco la ricetta, con le mie modifiche

Ingredienti
per una 30ina di baci, pari ad una 60ina di gusci (io ne ho ottenuti un 40ina):


300g burro (morbido)
1 tuorlo
150gr zucchero a velo (per me 100 gr)
150g nocciole macinate fini (per me 150 gr di mandorle macinate fini con 50 gr. di zucchero a velo)
430g farina 00 (per me 410 gr. di farina 00)
10g cacao amaro (per me 30 gr. di cacao amaro)
un pizzico di sale alla vaniglia (per me fleur de sel)
vaniglia a piacere

80 gr. circa di cioccolato fondente per incollare i baci

Lavorare il burro morbido con i 100 gr. di zucchero a velo, finché il composto sarà spumoso. Unire il tuorlo, il sale e la farina. Aggiungere il cacao e la farina di nocciole (mandorle).Formare dei rotolini tipo gnocchi e da questi ricavare delle palline di 15 gr. Virginia consigliava di ridurre il peso della palline a 10-12 gr, cosa che ho fatto. Ma, secondo me, sarebbe meglio farli ancora più piccoli tipo ciliegia (8 gr), come scrive Cristina. Disporre le palline su una teglia ricoperta di carta forno (senza farle riposare in frigorifero), ben distanziate perché in cottura si abbasseranno e allargheranno un pochino.
Cuocere a 180° in forno ventilato per circa 15 minuti (a me ne sono bastati circa 10). Far raffreddare i biscottini, ed unirli con il cioccolato fondente fuso a bagnomaria (o nel microonde), aiutandovi con un cucchiano.
Si conservano benissimo in una scatola di latta per diversi giorni.


martedì 10 maggio 2011

Polpette di alici

Mi sono accorta leggendo il ricettario del blog, che non c’è neanche una ricetta di polpette! Eppure le preparo con una discreta frequenza perché amo le polpette, che siano di carne, di pesce o di verdure, e mi piace crearne spesso di nuove. E poi, fatto non trascurabile, con le polpette si riescono a far mangiare ingredienti non sempre graditi sia ai bambini (ad es. le verdure), che agli adulti! Domandina: chi non hai mai fatto le polpette svuota frigorifero?!?! 
Non ditemi che non vi siete mai trovati davanti al frigorifero, scoprendo qualche ingrediente dimenticato, comprato con l’intenzione di utilizzarlo il giorno dopo ma poi, o ve ne siete scordati, oppure sono sopraggiunti dei cambiamenti di programma…Vostro marito torna a casa e vi dice: “stasera ti porto fuori a cena in quel ristorantino che volevi provare da tempo…” Voi cosa fate? Io accetto al volo!!!  Ma a questo punto, l’ingrediente dimenticato nel frigo, offeso e trascurato si ribella e si nasconde bene bene, ma così bene che non ve ne accorgete... finché improvvisamente fa capolino…e, se è ancora commestibile (of course), spesso finisce in polpetta. Del resto, la nascita delle polpette, deriva proprio dall’esigenza di riutilizzare gli avanzi e rimanenze della dispensa, anche se, negli anni, sono arrivate anche le polpette "snob", ma non è certo il caso di queste golosissime polpette di alici,!!! Preparatele con acciughe freschissime, mi raccomando, quelle dimenticate giorni e giorni in frigorifero non vanno bene, forse neanche per il gatto di casa!!!


 

Ingredienti per 4 persone

500 gr. circa di alici (300-350 gr. al netto degli scarti)
1 cucchiaio di Parmigiano grattugiato
2 cucchiai circa di pangrattato più un po’ per impanare
1 uovo
un ciuffetto di prezzemolo tritato
un cucchiaio scarso di pinoli
uvetta a piacere (io non l’ho messa perché in casa piace solo a me…)
sale e pepe q.b

olio di semi di arachidi per friggere o olio exv d’oliva leggero
qualche fettina di limone

Alcuni ingredienti sono indicativi, perché mi sono regolata in base alla consistenza dell’impasto, che deve essere mediamente consistente, quindi regolatevi di conseguenza.

Pulire le acciughe eliminando testa, interiora, lisca centrale e pinna dorsale. Lavarle e tamponarle con carta assorbente da cucina. Tritarle a coltello (non nel mixer o avrete una poltiglia!) e metterle in una ciotola, unendo tutti gli altri ingredienti, amalgamando bene l’impasto. Formare delle polpette di circa 4 cm di diametro, passarle velocemente nel pangrattato rimanente (poco) e tenere in frigorifero (non troppo perché altrimenti il composto tenderà ad inumidirsi) fino al momento di friggere.
Portare l’olio alla temperatura di 170-180°C, e friggere le polpette da entrambi i lati, fino a doratura. Volendo si possono anche cuocere in forno a 180-200°C circa per 15-10 minuti Servire con fettine di limone e insalatina. Sono buone anche a temperatura ambiente, almeno io me le sono mangiate anche così….

P.S. sono in partenza per un corso d'aggiornamento di 3 giorni a Napoli, quindi ci sentiamo tra qualche giorno... :-)

venerdì 6 maggio 2011

Friandises alla cannella (ma non solo...)

Questo è un periodo dolce in cucina, così mi sono offerta volontaria per la preparazione di questi deliziosi biscottini (insieme ad altri prossimamente on line...) per un appuntamento con dei clienti del mio Amore. Le prime clienti erano due donne (a dieta...), ma si sono spazzolate quasi tutto il vassoio di biscotti! Mi sa che hanno gradito, e, se proverete le friandises, capirete anche  il perchè!
Sono andata alla ricerca del significato di friandises, e il dizionario francese Larousse li traduce come "dolciumi". Ed io che pensavo a chissà quale nome raffinato, sarà che in francese friandises ha un suono chic...
L'impasto è simile a quello di una frolla, ma risulta molto più fine perchè i tuorli vengono aggiunti all'impasto sodi e passati attraverso un setaccio, e si utilizza lo zucchero a velo invece di quello semolato (anche se, in realtà, io utilizzo lo zucchero a velo anche per la frolla). Ne risulta un composto che si lavora con facilità.
Questi biscottini si sciolgono letteralmente in bocca... una delizia!


ricetta liberamente tratta da "La Cucina Italiana" di Dicembre 2000

Ingredienti

200 gr. di farina 
120 gr. di burro
80 gr. di zucchero al velo
3 tuorli sodi
un pizzico di sale

Per completare:

cannella
zucchero di canna 

varianti:
unire all'impasto 60 gr. di mandorle macinate o
60 gr. di noci macinate o
60 gr. di pistacchi macinati o
zenzero in polvere o...
quello che preferite!

Gli ingredienti vanno lavorati come per la pasta frolla, a cui unirete 4 cucchiaini rasi di cannella in polvere. Formare un salamino che va rotolato nello zucchero di canna. Io messo lo zucchero sopra un foglio di carta forno, così è più pratico ;-)
Tagliare il rotolino a cilindretti di 4 mm di altezza con un coltello ben affilato (se necessario perchè l'impasto è morbido, passare il rotolo in frigorifero prima del taglio,  ma a me non è servito questo passaggio) e cuocere a 180°c per 10 minuti circa.
Per le varianti, unire gli ingredienti e formare dei rotolini o stendere con il matterello e dare la forma preferita.

domenica 1 maggio 2011

Torta panna e fragole

Piccola premessa: io non sono amante dei dolci troppo dolci, complicati e farciti... ma c'era un compleanno da festeggiare, e il "piccolo" festeggiato ama la panna, le fragole e la crema... Come avrei potuto non farlo felice ?!? E poi, questa torta è piaciuta tanto anche a me! La base è un semplice pan di spagna, ma volendo si può utilzzare anche una pasta margherita. Per il pan di spagna seguo la ricetta del bravissimo Sergio S., che scriveva sul forum della cucina Italiana. Con le sue ricette non ho mai avuto delusioni... anzi!!!

 
 

Ingredienti per uno stampo da 20 cm

per il pan di spagna:

150 gr. di zucchero semolato (io ho usato 105gr di fruttosio)
100 gr. di farina bianca 00 
50 gr. di fecola 
3 uova 
i semini di ½ mezzo baccello di vaniglia
un pizzico di sale
burro e farina per lo stampo

per la crema pasticcera:

250 ml di latte fresco intero
75 gr. di zucchero semolato (per me 50 gr. di fruttosio)
30 gr. di farina
20 gr. di fecola
2 tuorli
i semini di ½ baccello di vaniglia

per la crema Chantilly:

½ litro di panna fresca
70  gr. di zucchero (per me 50 gr. di fruttosio)

500 gr. di fragole

sciroppo di zucchero o bagna alcolica

 

Per il pan di spagna. 
Imburrare e infarinare lo stampo. Accendere il forno a 180°. Mettere in una ciotola le tre uova intere (che devono essere a temperatura ambiente, non fredde di frigorifero), lo zucchero, i semi della vaniglia e un pizzico di sale. Con lo sbattitore a fruste montare il composto finchè "scrive" ed è diventato ben gonfio e soffice (almeno 5/7 minuti). Aggiungere con delicatezza la farina e la fecola mescolate, attraverso un setaccino, e procedendo tre cucchiate alla volta, mescolando col cucchiaio di legno dal basso verso l'alto. Versare nello stampo imburrato e infarinato, livellare e infornare per circa 30'. Appena estratto dal forno, togliere dallo stampo e far raffreddare, capovolto, su una gratella per dolci.
Per uno stampo da 24 cm: zucchero 180, farina 120, fecola 60, uova 4 piccole.
Per uno stampo da 26 cm: zucchero 200, farina 130, fecola 65, uova 4 grandi (o 4 e 1/2).

Per la crema pasticcera.
Portare il latte a bollore in un pentolino (se di rame è meglio...) con la vaniglia. Lavorare brevemente i tuorli con lo zucchero poi unire la farina. Stemperare il composto con un pò di latte versato a filo (attraverso un colino a maglie fitte) poi unire il resto. Rimettere su fuoco moderato, mescolando continuamente con una frusta fino a quando la crema si addensa. Spegnere e far raffreddare su un piano di acciaio pulito spatolando, o immergendo il pentolino in acqua e ghiaccio, mescolando la crema

Per la Chantilly.
Montare la panna /ben fredda) con lo zucchero in un recipiente, e tenere in frigorifero.

Eliminare con un coltello seghettato (quello del pane) la sommità del pan di spagna, solo quello che basta per renderlo piano. Tagliare a metà orizzontalmente la torta e bagnare bene le due metà con lo sciroppo (o la bagna) dalla parte tagliata, aiutandovi con un pennello per dolci. Unire alla crema pasticcera, delicatamente, qualche cucchiaio di panna montata.
Mettere la base di pan di spagna su un disco per dolci e farcire con la crema, a cui avrete unito una parte delle fragole tagliate a pezzetti. appoggiare l'altra metà del pan di spagna e premere delicatamente. Con una spatola per dolci, stendere un pò di panna sui bordi e sulla superficie della torta. Decorare con la rimanente panna montata, usando una sac a poche con bocchetta spizzata e le fragole tagliate a metà.  Far compattare in congelatore per  un paio d'ore e passare in frigorifero 30 minuti prima di servire. Si può congelare, facendo scongelare in frigorifero.

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